Eugenio Montale - Prima del viaggio
Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni (di camere con bagno
o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
si consultano le guide Hachette e quelle dei musei,
si cambiano valute, si dividono
franchi da escudos, rubli da copechi;
prima del viaggio s'informa
qualche amico o parente, si controllano
valige e passaporti, si completa
il corredo, si acquista un supplemento
di lamette da barba, eventualmente
si dà un'occhiata al testamento, pura
scaramanzia perché i disastri aerei
in percentuale sono nulla;
prima
del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
il saggio non si muova e che il piacere
di ritornare costi uno sproposito.
E poi si parte e tutto è O.K. e tutto
è per il meglio e inutile.
E ora, che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente l'ho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo.
La poesia Prima del Viaggio fa parte della raccolta di poesie Satura, pubblicata nel 1971.
Quando arriva il momento di partire, si fanno le valigie, si controllano le prenotazioni, si pianifica ogni singolo dettaglio, nulla deve essere “fuori posto”.
Ed è quello che fa Montale in questa poesia, elencando tutti i preparativi necessari prima di un viaggio.
Ma pianificare tutto perfettamente, rende un viaggio davvero interessante? Questa domanda si pone.
E accade che, a partire dal viaggio, Montale finisca per interrogarsi sulla vita e a chiedersi se una vita perfettamente programmata, senza rischi e senza imprevisti,
sia davvero una vita vissuta a pieno.
E allora Montale stesso ci invita ad osare, ad uscire dagli schemi: un imprevisto è la sola speranza.
Eugenio Montale (Genova 1896, Milano 1981) è stato un giornalista, un poeta e uno scrittore.